Auguri, con una poesia

Il 2021 si chiude in un clima di forte preoccupazione causa quel “male oscuro” che pare non ci voglia abbandonare. Ma resta viva in ognuno di noi la speranza che la provvidenza di Dio, qualsiasi sia il nome con cui lo invochiamo, ci riservi un futuro più sereno e radioso. E con un inno all’amore vogliamo chiudere questo 2021 di Prospettiva, attraverso questa bella poesia di Saida Hamouyehy.

La redazione di Prospettiva

La mia casa

Ho vagato per valli e monti

Nella ricerca d’una dimora

Per sentirmi infine a casa.

Non ho più radici ormai

Girovaga per il mondo

Ma sento un bisogno:

Trovare il mio posto…

La mia casa non ha tetti

Non ha finestre né pareti

Una dimora evanescente

Che trovo nella famiglia

E nelle amicizie sincere

Posti in cui anelo

Con insaziabile afflato

A pace e amore.

Questa è la mia casa

Che cerca fondamenta

Nell’Amore vero!

La nostra casa

 

* Saida Hamouyehy, nata in Marocco e cresciuta in Italia, è laureata in Lingue e Letterature Straniere e in Relazioni Internazionali. Ha lavorato come mediatrice interculturale e ora si occupa di comunicazione nel settore alberghiero. Adora scrivere poesie e racconti: le sue poesie sono pubblicate nelle antologie di alcuni concorsi poetici, come per esempio il Concorso Guido Zucchi di Bologna. Inoltre, nel 2019 un suo racconto è stato pubblicato nell’antologia di Lingua Madre, e nel 2020 un altro racconto è presente nel volume Metamorfosi del progetto Words4Link, finanziato da fondi del Ministero dell’Interno.

 

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