L’amico Sergio Boscarato

Di Antonio Battei

Benito Sergio Boscarato: una prodigiosa vita la sua trascorsa nell’Arma dei Carabinieri: giovanissimo entra nella “Benemerita” e percorre tutti i gradi della gerarchia militare fino a Generale di Corpo d’Armata. Sì, certo, è vero.

Ma è anche vero che Sergio, in chi lo conosce e lo frequenta, da subito trasmette un’empatia straordinaria grazie ad un carattere simpaticamente dialogante, vivo, aperto, sempre a contatto con la gente. E tutti presto imparano a conoscere quella bella divisa elegante evocativa: e Sergio l’indossa con orgoglio con grande senso d’appartenenza all’Arma e diventa così parte integrante della gente di Parma: per strada lo salutano come si saluta un vecchio amico.

“Sono di mezza pattuglia” sorridendo mi dice quando solo cammina per la città ed insieme ragioniamo di tanti argomenti e tutti lo conoscono e riconoscono quelle stellette rosso robbio portate con garbo con eleganza a dire della sua disponibilità: a dire i Carabinieri sono presenti! E lui li rappresenta con passione, alto senso del dovere, instancabile “lavoratore” a favorire un vivere civile regolato da leggi e norme da rispettare: esempio di rettitudine morale.

Sempre presente nel tessuto connettivo di Parma con la sua adorata Gianna: si avverte tra loro un amore coniugale che fa bene e si avverte quanto Gianna e Sergio siano legati da un sentimento forte grande, nonostante le intere giornate trascorse in caserma. E Serena è l’ambìto premio di quell’amore che sa travalicare i confini spazio-temporali per ritrovarsi, seppur lontani, ma sempre vicini nei cuori.

Memorabili le sue allocuzioni a celebrare solenni momenti della vita dell’Arma: tutto deve essere perfetto e lui, per primo, è d’esempio. Non legge mai: tutto il suo dire lo trasmette così “a braccio” con la forza d’un sentimento, con quella passione che ha dentro e la dona la consegna a chi l’ascolta.

Parma è sempre al suo fianco anche quando lascerà il Comando Provinciale per diventare, a Padova, capo di Stato Maggiore della V Divisione Carabinieri, per poi, promosso Generale, comandare a Firenze la Regione “Toscana”. E dalla Toscana dice: “In fin dei conti la Lunigiana è un poco parmigiana”.

Ci vediamo a Padova, a Firenze e anche in quella caserma si respira, tra i Carabinieri, l’orgoglio d’essere comandati dal Generale Boscarato e Sergio con orgoglio indossa quelle stellette che ha tanto amato.

E ora quelle stellette sono lassù in cielo, le più luminose. E per sempre brillano per te e per la tua adorata Gianna.

Se ne va: “lasciando a tutti un sorriso sulle labbra, felice della vita che ha vissuto” ed io lo accompagno con le mie lacrime nella speranza presto d’un incontro.

Buon viaggio Sergio e ancora grazie di tutto.

23.7.1993 – Libreria Battei di strada Cavour. Con il colonnello Sergio Boscarato, Giovanni Spadolini, Fabio Fabbri, Calisto Tanzi e, di profilo, Giuseppe Mazzitelli e Antonio Battei. Sul fondo Roberto Longoni.

28.8.1993 – Palazzo Ducale di Parma. Il colonnello Sergio Boscarato saluta gli amici prima di assumere a Padova l’incarico di Capo di Stato Maggiore. Antonio Battei prende la parola a nome dei presenti. Nella foto la moglie Gianna e la figlia Serena.

 

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