Le ragioni di una scelta
La casa editrice Battei nacque a metà del XIX e si distinse per essere tra le prime in Italia nella produzione di ricerca scientifica, culturale e letteraria garantendo altresì informazione e servizio pubblico.
In quegli anni realizzava un Manuale tipografico giudicato secondo alla sola opera del Bodoni; promuoveva, nella sua cartiera, ricerche sulla carta più adatta alla salute degli occhi nella lettura, interrogandosi sulla postura che i bambini dovevano mantenere nei banchi di scuola. Tutto questo, mentre Luigi Battei (Parma 1847 – 1917) mandava in soffitta l’Abbacedario e introduceva il Sillabario che avrebbe cambiato l’idea stessa di insegnamento subordinandola alle esigenze dell’apprendimento che muove dall’insieme per giungere all’individuale, e non viceversa.
Non meno attivo era il fronte dell’informazione, con ben quattro periodici che ne illustravano l’attività, e il riguardo per la città, per il suo dialetto e i poeti che lo hanno reso lingua viva di graffiante ironia, per le bellezze artistiche, per la celebrata gastronomia.
Tutto questo è attualmente testimoniato da una produzione editoriale che sorprende per come sia stata, nel tempo, costante e di qualità.
Questo patrimonio non è soltanto di una famiglia. Appartiene alla città di Parma e al suo futuro. Per questo, Antonio Battei, pronipote di Luigi Battei, il fondatore, ritiene di trasformarla in una Associazione che sappia conservare quanto è stato realizzato mettendolo a disposizione degli studiosi, dei lettori e della cittadinanza nel mentre assume nuove responsabilità culturali per gli anni che ci attendono.
Sono organi dell’Associazione un Comitato d’Onore con rappresentanti delle Istituzioni e un Consiglio Scientifico composto da intellettuali e artisti, personalità eminenti della cultura e della ricerca scientifica, studenti universitari e della secondaria superiore.
L’attività dell’Associaizone si eserciterà in futuro attraverso la Biblioteca, la Formazione e la Produzione Editoriale.
I propositi dell’Associazione si strutturano in tre indirizzi principali:
Una nuova biblioteca per la città
Una biblioteca in via di definizione e aspira a essere inclusa nel sistema delle biblioteche civiche locali.
La biblioteca raccoglierà la produzione editoriale della Luigi Battei. Le pubblicazioni, inserite nel sistema biblioteconomico Opac, saranno prossimamente offerte nelle edizioni originali e attraverso un sistema informatico, in via di allestimento, che consentirà la consultazione delle opere.
La biblioteca aspira a integrare il sistema tradizionalmente efficiente delle biblioteche cittadine e universitarie offrendo agli studenti ulteriori spazi per lo studio e un ricco calendario di iniziative culturali. Una convenzione tra la biblioteca, la Scuola e l’Università garantirà agli studenti facilitazioni nella consultazione e nel prestito dei libri oltre a una presenza attiva nella definizione delle attività culturali attraverso la partecipazione ai lavori del Consiglio Scientifico.
La formazione
La Fondazione Luigi Battei è attiva nell’ambito della formazione con particolare riguardo all’ambito espressivo dei linguaggi giovani e degli altrimenti abili come indizi attendibili del futuro nelle sue ricchezze e nelle emergenze sociali. La formazione, che si avvale di competenze universitarie e artistiche, è diretta agli insegnanti, agli operatori nell’ambito socio sanitario, ai genitori e, in modo privilegiato, ai giovani e ai bambini.
La produzione editoriale
La tradizionale attività dell’editrice Battei proseguirà nei prossimi anni con una definizione più puntuale dei propri ambiti di intervento. Le collane editoriali, da sempre presenti nella storia della Battei, si caratterizzeranno per la chiarezza del progetto di ricerca e per la presenza di Consigli redazionali autorevoli e attivi nella scelta e nella promozione dei libri.
Il libro – come scelta strategica nella scrittura, nella veste editoriale e nella promozione al pubblico – è un percorso che la Fondazione considera tra gli obiettivi primari.
Il libro, cartaceo e digitale, letto, parlato, discusso, drammatizzato, messo in scena è la testimonianza di un pensiero che lo ha concepito attraverso un’elaborazione non effimera. La sua storia precede la scrittura e oggi, alla guida di una nuova alleanza dei linguaggi, ancora ci indica il futuro che dovremo inventare.
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