“31 anni e una pandemia”. Capitolo 4: 200 metri
Si allentano le restrizioni ed è permesso allontanarsi da casa per un massimo di 200 metri. L’occasione di una passeggiata alimenta i pensieri, che stavolta sovrastano anche le voci della natura.
Si allentano le restrizioni ed è permesso allontanarsi da casa per un massimo di 200 metri. L’occasione di una passeggiata alimenta i pensieri, che stavolta sovrastano anche le voci della natura.
Continua il dialogo con il Cielo, tra le necessità della vita quotidiana e la speranza di un ritorno alla normalità.
Inutile lamentarsi che oggi in Italia manca una reale presa di coscienza sulla letteratura, se la scrittura stessa è pensata all’infuori dell’atto umano. Una riflessione sulla necessità di ripensare un aspetto malato della letteratura.
Di Federico Dazzi
Tra i rumori della natura, continua il dialogo sul futuro e sul presente nella notte stellata.
Inizia la pubblicazione a puntate di “31 anni e una pandemia”, libro di Giuseppe Turchi. All’imperversare della pandemia scattano i provvedimenti di quarantena. Un giovane ammira il cielo stellato e si interroga sul futuro.
Dopofaber, il nostro bisogno di De André, edito dall’Associazione Culturale “Luigi Battei”, è un libro che nasce dal contesto contemporaneo. Inserendosi nell’annosa querelle tra canzone d’autore e poesia, il volume ha un sotteso fil rouge: il linguaggio.
Di Federico Dazzi
Riferimento culturale per intere generazioni, la scrittura di Fabrizio De André continua tuttora a sedurci e ad interpellarci. Alle parole di questo imprescindibile “cattivo maestro”, nate dall’incrocio fecondo di nutrimenti letterari, lingue e dialetti diversi, è dedicato il volume Dopofaber, il nostro bisogno di De André, edito dall’Associazione Culturale “Luigi Battei”.
Perché i testi classici sono ostici? Cosa fa sì che al solo sentirli nominare rivivono in noi paurose scene dei tempi in cui fummo studenti? La ragione, forse, è nella loro stessa natura.
Di Federico Dazzi
Siamo sicuri che l’amore non si possa conquistare anche per meriti? Giuseppe Turchi parte da qui per accompagnarci nell’esplorazione del rapporto tra relazione e comunicazione.
Di Valentina Riva
Faccio parte di quelle persone che si ostinano a voler credere che il COVID, pur nella sua negatività, abbia prodotto o possa produrre anche qualcosa di positivo. Di Luciana Donelli
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