Categoria: Prospettiva

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Si è fratelli e sorelle quando si condivide. La destinazione universale dei beni in Fratelli tutti

Mbobero è un villaggio a una decina di chilometri da Bukavu, nel Sud-Kivu, nell’est della Repubblica democratica del Congo. Il 30 gennaio 2016 sono entrate in azione le ruspe che hanno dato man forte ai poliziotti nel distruggere una cinquantina di case della gente e un ospedale

Di Teresina Caffi

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Oriente e Occidente- Immigrazioni Oriente e Occidente, ma non solo.

Il contributo del sociologo Adel Jabbar Immigrati trasformazione sociale e partecipazione pubblica sempre così profondo nei contenuti, mi riporta con la mente al grandioso romanzo di Alessandro Manzoni I Promessi Sposi nel suo capitolo ottavo, a quelle bellissime note poetiche dell’addio ai monti sorgenti dall’acque.

I fenomeni migratori attuali ci sono spesso descritti attraverso le sue dinamiche quantitative e con l’analisi delle cause che li determinano. Da parte dei paesi di approdo, si mette spesso in evidenza la necessità di questo fenomeno con l’antipaticissimo: si adattano ai lavori che gli autoctoni non vogliono più fare, facendoci ritornare con la mente ai periodi bui della tratta di manodopera.

di Francesco Gianola Bazzini

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L’ABBRACCIO

Mi è diventata un’abitudine camminare per tornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro, mi aiuta a distaccarmi, ad avere una pausa, uno spazio neutro solo mio che separa lo spazio lavorativo da quello famigliare. A volte rispondo a una telefonata, a volte butto un occhio alle vetrine dei negozi.

di Vojsava Tahiraj

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Prospettiva – Numero 6

Pubblichiamo il Numero 6 di PROSPETTIVA, contenente gli articoli di Giusy Diquattro, Francesco Gianola Bazzini, Alessandro Bosi, Adel Jabbar, Andrea Galletti, Alessandro Volta e Marco Ingrosso.

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La Quercia di Francesco- Dialogo sulla lettera ‘Fratelli Tutti’

-di Pietro Pellegrini. Tante sono le possibili chiavi di lettura di ‘Fratelli Tutti. Lettera Enciclica sulla Fraternità e Amicizia Sociale’ di Papa Francesco. Un testo piacevole che rincuora e pone con apparente semplicità concetti che hanno solide e profonde basi filosofiche, sociologiche, psicologiche, religiose e forti implicazioni per il futuro. Ne cito solo alcuni: l’accoglienza dell’Altro, non solo come fratello ma come parte di Sé; il prendersi cura della persona e del pianeta, di cui l’uomo è temporaneamente custode e non proprietario; i richiami ai diritti fondamentali di ogni persona fondati sul suo essere tale e poi i diritti sociali al lavoro, alla giustizia e alla verità. Fa riflettere come tale messaggio venga da un Papa che si esprime anche in campo politico con una critica del sovranismo, del rischio di razzismo e dei limiti del liberalismo di cui coglie il prezzo sociale pesante che si sostanzia nelle povertà, nell’esclusione degli ultimi e le ‘vite di scarto’.

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Immigrati, trasformazione sociale e partecipazione pubblica

-di Adel Jabbar. L’abbandono del luogo d’origine da parte dell’immigrato non è soltanto fisico, giacché egli è anche costretto ad allontanarsi dal suo vissuto quotidiano, e quindi a decodificare il bagaglio di conoscenze, pratiche e consuetudini interiorizzate e adatte a vivere nel proprio paese, per rimpiazzarle, il più velocemente possibile, con nuovi codici di riferimento funzionali all’inserimento nel paese di arrivo.

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La fraternità necessaria e il bivio della cura- Dialogo sulla Lettera ‘Fratelli tutti’

di Marco Ingrosso. La Lettera enciclica Fratelli tutti (FT)1 si pone sulla scia della Laudato si’ (LS)2: nel loro insieme, questi due testi si configurano come i più rappresentativi e caratterizzanti del pensiero di Francesco, un canto limpido e inconfondibile che si diffonde profeticamente in questo scorcio di secolo. Non a caso, le note bibliografiche di FT rimandano a decine di interventi e documenti dello stesso Papa pronunciati ed emanati negli ultimi anni. Come egli stesso afferma: «Le questioni legate alla fraternità e all’amicizia sociale sono sempre state tra le mie preoccupazioni.» (LS: 2)