Blog

1

A proposito di “Civiltà, città, dialetti”

di Antonio Battei – Fu il tempo dell’ardore e del sudore il tempo di ricostruire, e non solamente case e monumenti, ma anche quello spirito lavorativo a lungo, troppo a lungo, spezzato da guerre inutili, come lo sono tutte le guerre, cariche di sangue, di lutti e disperazione.

0

Dialogando con Roberto Favilla

di Alessandro Bosi – Da quando abbiamo acquisito la consapevolezza, che non avevano i nostri più lontani genitori, della relazione tra sessualità e fecondazione, ci comportiamo, nell’attività sessuale, tenendone conto; indipendentemente dal fatto di sapere se spermatozoi e ovuli sono viventi. Le stesse questioni di bioetica, che subentrano nella eventualità di decidere per un’interruzione di gravidanza, non interferiscono con la vita sessuale ordinaria. Dovendo prendere una decisione a questo riguardo, le conoscenze analitiche sono soppesate insieme a numerosi altri fattori e, talvolta, con l’intervento di pareri formulati da soggetti diversi.

0

Alcune riflessioni sull’articolo “Città e civiltà” di Alessandro Bosi

di Roberto Favilla – Caro Sandro, essendo rimasto bloccato a lungo in Sardegna a causa del coronavirus e non disponendo di un portatile, non ho avuto né la comodità né diciamo pure la serenità di rispondere prontamente al tuo articolo “Città e civiltà“ uscito sul numero 1 di Prospettiva, pertanto mi scuso se colgo solo ora l’occasione per farlo, essendo finalmente riuscito a tornare a casa. Premetto che non avendo particolari competenze sul tuo argomento preferito, la Città, temo che le mie osservazioni potrebbero risultare un po’ banali. Ciononostante, pur consapevole del rischio, ne ho chiesto la pubblicazione perché, avendo partecipato ad alcune riunioni dei gruppi Clima e Salute di AN2020, ritengo che possano stimolare ulteriori approfondimenti sugli argomenti da te trattati.

0

L’Ospedale dei Bambini di Parma: un ambiente centrato sulle relazioni

di Giancarlo Izzi – La cronaca sta riportando in grande evidenza il valore della Medicina e dei suoi operatori, dando rilievo alla relazione tra operatori e malati. Grandi emozioni sono richiamate sulla stampa da chi è guarito e da chi ha accompagnato il percorso faticoso dei morenti. Da qui, questo mio breve scritto che ricostruisce alcuni tratti del percorso di realizzazione dell’Ospedale di Bambini di Parma, avvenuta fra il 2006 e il 2013.

2

La Ballata di un Asintomatico di Gigio Brunello

di Piergiorgio Gallicani – Una ‘dolente geremiade’ in rima: quinari e novenari si alternano nel ritmo, a comporre un ‘rap della reclusione’ da Covid 19. Un quadro vivo dei nostri quotidiani tentativi di rinsaldare – nel tempo imposto della ‘distanza sociale’- i rapporti familiari, amicali, professionali, di vivificarli inventandoci linguaggi nuovi.

0

Cittadini e vigili

di Alessandro Bosi – Responsabilità, scrive Samuele Trasforini nell’editoriale di Prospettiva di questo mese e conviene chiedersi se, sulla strada, la responsabilità sia sempre dei vigili e soltanto dei vigili.

2

Ripensando ai valori del 25 aprile

Il colonnello Donato Carlucci, Presidente dell’Associazione Nazionale Finanzieri in congedo della sezione di Parma, ricorda in questo articolo il credito acquisito nella Resistenza dalle ricostituite Forze Armate definite dagli Alleati “esempio per i popoli oppressi dell’Europa”.

0

N2 – 05/2020 – [Recensione] Civiltà, Città, Dialetti

di Francesco Gianola Bazzini – Il dialetto è una lingua e ogni lingua nasce dall’apporto di decine se non centinaia di generazioni, un grande laboratorio in cui si formano le identità collettive. Per rimanere  a quelle canoniche: cosa distingue un italiano da un inglese o da un russo o da un arabo se non in primis il linguaggio con cui si esprime? Orbene i dialetti sono una sottocategoria di queste identità. E parlando di sottocategorie non vogliamo farlo in senso riduttivo, ma anzi in senso positivo per quel ruolo creativo che nel campo socio-culturale svolgono e soprattutto hanno svolto nel passato

0

Dall’errore antropocentrico alla primavera della speranza? Un appello alla riflessione e all’azione

di Luciano Mazzoni Benoni – La riflessione si svolge in 5 passi: dapprima uno sguardo sommario al panorama post-pandemia; quindi un suo raffronto col secondo dopoguerra; di qui una domanda: siamo di fronte a una primavera della speranza? Segue la segnalazione di una urgenza: servono ‘ospedali da campo’: e questo blog, nel quadro dell’iniziativa ‘Angelus novus’, può essere ritenuto uno di questi luoghi di risanamento. Infine l’appello alla decisione, senza la quale vana sarà l’attesa di quella primavera.