“31 anni e una pandemia”. Capitolo 23: Contraddizioni
Si alza un vento dispettoso, freddo e pungente in una giornata di sole. A ricordarci che nulla ha una sola faccia, e la contraddizione fa parte della natura stessa delle cose.
Si alza un vento dispettoso, freddo e pungente in una giornata di sole. A ricordarci che nulla ha una sola faccia, e la contraddizione fa parte della natura stessa delle cose.
Quello di arare può essere un gesto simbolico, da cui possiamo solo imparare. Faticare, lavorare sodo con un progetto: così si prepara un terreno di anno in anno migliore.
Scaricare i nostri malumori su chi ci ascolta è un palliativo da usare con cura. Altrimenti anche le caduche foglie autunnali si stancheranno presto di noi.
Anche quando tace, la natura è in ascolto. Perché quando viaggiamo con la memoria noi ci spostiamo, ma la valle, l’albero o il bosco sono sempre stati lì, prima come ora.
Pubblichiamo il Numero 17 di PROSPETTIVA, contenente gli articoli di Abdelhakim Bouchraa, Francesco Gianola Bazzini e Giuseppe Turchi pubblicati a Ottobre 2021.
Il movimento della luna sui monti ci ricorda lo scorrere del tempo, così fugace il presente, così dolce il passato.
D’improvviso la grandine. Anche lei incarna i nostri peggiori vizi?
La pandemia ci ha portato a riflettere anche sulla quotidianità. Come si può viverla?
«Qui vige la regola che quando qualcuno inizia a fare una pila di sassi, tutti cominciano a fare pile di sassi». Abbiamo bisogno di luoghi mitici, in cui i gesti che compiamo trascendono la contingenza per un simbolismo universale.
Pubblichiamo il Numero 16 di PROSPETTIVA, contenente gli articoli di Giuseppe Turchi, Alessandro Bonardi e Samuele Trasforini pubblicati a Settembre 2021.
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