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CIRS Parma- nuovo sito amico

Il CIRS di Parma– Centro Interdipartimentale di ricerca sociale- è da oggi un nostro sito amico. Questo centro di ricerca, riunisce  risorse ed esperienze dislocate in Dipartimenti diversi. Promuove progetti e condivide pubblicazioni su...

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Cancel Bottego?

Nelle settimane e nei mesi di questa convulsa estate 2020 sono esplose in diverse parti del mondo, anche se in maniera ineguale, forti tensioni legate alle discriminazioni razziali a cui ogni società non è estranea. Si è parlato anche del cancel culture, ossia della possibilità di boicottare e di rimuovere tutto ciò che rimanda o che si ritiene colpevole di ledere i diritti delle minoranze o che rende manifesta una discriminazione. In particolare l’attenzione dei media si è spesso concentrata sugli atti di vandalismo compiuti contro diverse statue che rappresentano un passato razzista e oppressore. In Italia ha avuto notevole risonanza il caso della statua di Indro Montanelli, imbrattata perché il celebre giornalista si era vantato spesso del suo matrimonio attraverso compravendita con una ragazzina abissina di 12 anni durante il servizio militare nelle colonie italiane.

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RECENSIONE: “LA LEBBRA DELL’ANIMA” di DON UMBERTO COCCONI

L’interesse per le correnti religiose fondamentaliste, nella loro accezione positiva, e cioè spinte alla ricerca dei ‘fondamenti’ e delle radici della fede professata, mi hanno fatto incontrare movimenti che per essersi spinti ‘oltre’ sono diventati eresie. Messi ai margini e perseguitati di loro si è persa la memoria. Il libro di Don Umberto Cocconi La lebbra dell’anima edito da MUP, recupera dai meandri della storia la genesi, lo sviluppo e la fine degli Apostolici, che proprio a Parma ebbero la loro origine e da cui nacque il movimento Dolciniano, ben più noto, ma che parimenti ebbe un tragico destino.

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Un ponte per dormire

Com’è possibile negare a una persona la capacità di spostarsi, di muoversi secondo il proprio arbitrio e secondo i propri desideri? Non è possibile o almeno non dovrebbe. L’articolo 13 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite dichiara: comma 1 «Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato». Comma 2 «Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese» (Dichiarazione universale dei diritti umani, OHCHR). La triste verità è che invece sempre più spesso si decide, perché all’interno dei processi decisionali o per semplice e passiva accettazione dei fatti, di negare a molte persone la facoltà di potersi muovere in libertà. Di solito ciò avviene per una combinazione di paura e ignoranza, che scattano quando si tratta di difendere ciò che è nostro o ciò che crediamo ci appartenga. L’Italia e l’Europa hanno costruito un sistema di esclusione del diverso, che anziché agevolare l’inserimento nella nostra società emargina e discrimina. La cosa che fa riflettere è che questo processo avviene a tutti i livelli, da quello europeo a quello del singolo cittadino, che ha assorbito decenni di propaganda contraria all’immigrazione.

Anche nelle singole città, Parma compresa, il Leitmotiv dominante è costituito non tanto dalla volontà di intercettare il disagio

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[Pillole di Civiltà] – Le scuole comunali di Parma

Parma sta vivendo da circa quindici anni un periodo di decadenza morale e materiale, ma è anche una città che sta reagendo a vari livelli. Non credo sia mai venuto meno l’alto livello intellettuale e artistico della città e per me questa è la risorsa più importante.

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Tra cronaca, storia e fede, il profilo di una figura fondamentale del Medio Evo parmigiano: FRA SALIMBENE DE ADAM

Gli obbiettivi della ‘riforma gregoriana’ dell’XI secolo: lotta alla simonia (compravendita delle cariche ecclesiastiche), proibizione del concubinato di chierici e sacerdoti con donne e affermazione del potere pontificio con il Dictatus papae di Papa Gregorio VII (Pontefice dal 1073 al 1085) , vennero raggiunti solo parzialmente. La chiesa del 1200 rimaneva ancora per molti aspetti un’istituzione sotto scacco in crisi di consenso. Sono gli ordini mendicanti che oggi forse sarebbero definiti fondamentalisti: francescani (minori) e domenicani (predicatori) che riguadagnano alla fede le masse popolari, riuscendo a fare argine ai fermenti spirituali tesi alla ricerca delle radici del cristianesimo e che spesso si trasformano in eresie, in aperto contrasto con la Chiesa. Quest’ultima, con grande intuito, coglie favorevolmente la nascita di questi due ordini, affidandogli sempre più insistentemente la cura delle anime e la difesa della dottrina. Non è un caso se proprio in questi due ordini, sempre più istituzionalizzati, si formeranno i principali accusatori delle eresie dell’epoca. Ne è un esempio Fra Salimbene de Adam (1221-1288), francescano-parmigiano, principale detrattore dell’eretico apostolico Gherardo Segarelli.